martedì 25 gennaio 2011

l'importanza di conoscere il proprio giardino

Se desideriamo cambiare l'aspetto del nostro giardino, è assai importante cercare di resistere alla tentazione di seguire nuovi schemi ed introdurre piante diverse senza prima aver valutato con attenzione quale sia il reale potenziale dello spazio che si ha a disposizione.
Nell'eventualità di aver preso possesso di un giardino già esistente, è opportuno avere la pazienza di attendere qualche mese, esaminando nel frattempo, anche con l'aiuto di materiale fotografico, quali siano i punti strategici del giardino e le zone da sistemare, cercando anche di valutare e prevedere l'aspetto che queste aree dovranno avere durante il susseguirsi di tutte le quattro stagioni.


La conformazione del giardino cosi come lo troviamo è in prevalenza determinata dalla presenza e dislocaziorie delle piante, principalmente gli alberi e gli arbusti: se si desidera mutarne la disposizione è necessario operare nel periodo del riposo vegetativo, corrispondente al tardo autunno (dopo la caduta delle foglie)-inverno-inizio primavera (prima del risveglio). Se le piante dovessero essere troppo voluminose, è senz'altro consigliabile procedere ad un'intensa potatura, per favorirne un migliore attecchimento. In ogni caso è meglio riflettere attentamente prima di rimuovere esemplari adulti, perchè tale provvedimento risulta essere in gran parte dei casi irreversibile.

Se nel giardino dovessero essere presenti zone panoramiche o di particolare pregio estetico, vale la pena di metterle in particolare evidenza, ad esempio incorniciandole con filari di alberi maestosi o di grandi arbusti, ai piedi dei quali sistemare eventualmente delle panche ed un vialetto centrale. Al contrario, elementi antiestetici quali possono essere garages, casette per gli attrezzi, concimaie, compostiere, possono essere nascosti mediante l'impiego di piante rampicanti o di una densa vegetazione formata da arbusti e cespugli. Se il disturbo estetico dovesse essere esterno al giardino, potrà essere camuffato con l'aiuto di alberi di grandi dimensioni, alte siepi o recinzioni in materiali vari.


Il tipo di terreno (pesante ed argilloso oppure friabile e sabbioso, ad elevata capacità drenante oppure fangoso e soggetto al ristagno idrico, più o meno ricco di sostanza organica, acido o ricco di calcare) non esercita un'influenza diretta sull'aspetto architettonico del giardino, ma condiziona pesantemente la scelta delle piante, orientandola necessariamente su quelle che crescono meglio sul determinato tipo di suolo che si ha a disposizione. Ad esempio le cosiddette 'piante acidofile' (azalee, rododendri, eriche, camelie, ecc.)  richiedono terreni acidi e ben drenati e stentano a vivere su quelli ricchi di calcare. In ogni caso esistono parecchie piante adattabili ai diversi tipi di suolo, che peraltro può e deve essere migliorato attraverso opportuni trattamenti.

Avere ben presente la quantità di luce solare che arriva nelle varie zone del giardino è molto importante, in quanto l'ombra ed il sole si alternano in esse a seconda dell'ora del giorno e della stagione. Per riuscire a dislocare le piante nel modo migliore diventa perciò indispensabile conoscere con esattezza i luoghi che ricevono il sole al mattino o al pomeriggio e quelli che eventualmente non ne ricevono affatto, magari aiutandosi con lo scatto di fotografie effettuato nelle varie ore della giornata. Questo fattore non è da sottovalutare, perchè la penetrazione della luce può essere ostacolata anche da edifici, muri o pendii con fronte a nord: in queste zone la vita di alcuni tipi di piante potrebbe essere assai difficoltosa, sia per la mancanza di luce solare diretta, sia perchè le zone ombrose, in particolare sotto la fronda di grossi alberi o di conifere, tendono generalmente ad essere più aride in quanto l'accesso dell'acqua piovana viene ostacolato dalla vegetazione soprastante.

Altro elemento molto significativo da considerare è l'esposizione del giardino, perchè un giardino esposto a sud o disposto sul fronte meridionale di un pendio gode evidentemente di un clima di gran lunga piu caldo rispetto ad un altro esposto a nord o situato su un terreno pianeggiante. Durante i mesi invernali, un pendio esposto a nord riceve per poco tempo i bassi raggi solari e cio si ripercuote sulla vita delle piante che vi sono coltivate: per prosperare, dovranno essere di specie attentamente selezionate.

Per la corretta scelta delle piante è indispensabile inoltre un'attenta valutazione delle condizioni climatiche della zona in cui il giardino è situato. Temperature minime invernali e massime estive, estensione e durata delle prime ed ultime gelate, quantita e distribuzione temporale delle precipitazioni piovose e nevose sono tutti fattori assai variabili da regione a regione e devono orientarci nella scelta delle piante adatte al clima in cui siamo, per evitare spiacevoli delusioni ed inutili esborsi economici. Anche la ventosità del luogo è un fattore condizionante, in quanto il forte vento è poco amato dalle piante, sia perchè accentua il freddo in inverno sia perchè è portatore di aridità nel periodo più caldo. Inoltre forti raffiche di vento possono causare seri danni come rottura di rami e di branche o addirittura il rovesciamento di intere piante. Nelle zone esposte a forti venti dominanti è quindi opportuno provvedere alla protezione del giardino con muri più o meno alti (considerando sempre l'ombreggiamento che essi possono esercitare sulla vegetazione) oppure con soluzioni meno radicali quali staccionate o graticciati. In alternativa possono essere create siepi di varia altezza o vere e proprie barriere frangivento impiegando piante resistenti o tolleranti a questo elemento della natura.

Alcuni elementi mobili del giardino, come ad esempio i garages, sono permanenti, per cui diventa assai difficoltoso un loro spostamento: in questo caso si può effettuare, come già detto, un'operazione di 'mascheramento' mediante la vegetazione. Al contrario, molte altre strutture più piccole e leggere, come tettoie, voliere, cancellate ed anche i vialetti pavimentati, possono essere riposizionate o addirittura eliminate, per migliorare l'aspetto complessivo e la funzionalità del giardino.

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